Gli arcani minori dei Tarocchi sono divisi in quattro colori o simboli che ci aiutano a pensare all'essere umano non più come un'entità monolitica, ma come un essere fornito di quattro energie, ognuna dotata di un linguaggio distinto:
L'Intelletto (rappresentato dalla Spada):
i nostri pensieri razionali o intuitivi, le nostre credenze, i nostri progetti, le nostre capacità di riflettere sul mondo. Il suo linguaggio: le idee. La sua dinamica: immaginare, credere, pensare, definire verbalmente ciò che è.
Il centro Emozionale (rappresentato dalla Coppa):
i nostri affetti e i nostri sentimenti, tutta la gamma delle emozioni che ci legano e ci separano dagli altri, il modo in cui impariamo a relazionarci . Il suo linguaggio: i sentimenti. La sua dinamica: sia l'amore sotto tutte le sua forme che i sentimenti negativi che da esso si discostano.
La Libido (rappresentata dal Bastone):
tutta la gamma dell'attività sessuale e creativa che consiste nel creare un progetto o un essere (bambino, lavoro artistico o qualsiasi altra creazione). Suo linguaggio: i desideri. La sua dinamica: fare, creare, ma anche potere (il processo creativo e sessuale alterna fasi refrattarie fra potenza ed impotenza).
La via Materiale (rappresentata dalle Denara):
tutto ciò che ci mantiene in vita, a partire dal nostro corpo, la sua salute ed il suo equilibrio, il benessere economico, il o i territori in cui noi agiamo e lavoriamo. Il suo linguaggio: i bisogni. La sua dinamica: vivere, sopravvivere, lavorare in mezzo ai nostri simili...
Questa suddivisione ci permette di parlare di uno degli aspetti del lavoro alchemico: dissolvere e coagulare, vale a dire isolare gli elementi specifici che ci compongono al fine di ricostituirci meglio come unità, e cessare di concepirci come un'entità solida e monolitica guidata da forze misteriose.
Fintanto che i nostri modelli entrano in conflitto con le nostre emozioni, e che allo stesso momento la nostra realtà materiale ci indica un cammino che va nella direzione opposta al nostro desiderio, i quattro centri tireranno ognuno dal loro lato, come quattro cavalli dello stesso carro che non hanno un obbiettivo comune.
Il primo passo, per allineare e orientare le nostre energie verso un obbiettivo, consiste nell'identificare ciò che emerge da ogni centro. Per esempio, la morale occidentale, spaventata dall'energia sessuale, ha da tempo associate questo centro ad un sentimento (in generale per le donne) o ad un bisogno (in generale per gli uomini). In altri termini spesso accade che per motivi culturali, sociali e familiari, una energia sia "colonizzata" da un'altra. L'intelletto invaso dalle emozioni non riesce più a ragionare in modo chiaro; la sessualità sovraccaricata di credenze e divieti diviene una sorgente di ansia (come nel XIX secolo dove il mondo medico occidentale, unanime, ha inventato tutta una serie di presunti pericoli con la pratica, seppure sana a funzionale, della masturbazione). In certe famiglie, il denaro o il nutrimento è la modalità prevalente per esprimere il proprio affetto ai bambini: questi crescono prigionieri di una confusione fra il centro materiale e quello affettivo, che può condurre a dei disordini alimentari o a dei comportamenti autodistruttivi nei confronti dei soldi.
Sono possibile dodici deviazioni della personalità: ciascuno dei quattro centro può essere colonizzato dagli altri tre. Finché si intraprende un lavoro su di se, è utile chiedersi quali di queste deviazioni sono dominanti. Possiamo quindi studiare come il nostro albero genealogico le ha prodotte.
La lista seguente non pretende di essere esaustiva, ma servirà piuttosto come punto di partenza per le vostre riflessioni.
In quale misura l'intelletto è colonizzato da:
- le emozioni (gli affetti rendono il pensiero troppo soggettivo, esso diviene sfocato o incostante, si entusiasma fuori luogo o al contrario si scoraggia, si svaluta...)?
- la libido (intelletto competitivo, ossessioni sessuali, creatività debordante che porta alla deriva i ragionamenti in tutti i sensi...)?
- il centro materiale (il pensiero ultramaterialista, incapace all'astrazione, incomprensione di tutto ciò che è metafisico...)
In quale misura il centro emozionale è colonizzato da:
- l'intelletto (freddezza affettiva, calcolo, incapacità ad esprimere le emozioni, deviazioni dalle spiegazioni razionali....)?
- la libido (affetti passionali e possessivi, gelosia, dipendenza affettiva, deliri erotomaniacali...)?
- il centro materiale (ricatti, calcoli, manipolazioni affettive al fine di ottenere dei benefici, diventare amante di una persona per ciò che questa possiede e non per quello che è...)?
In quale misura il centro sessuale/creativo è colonizzato da:
- l'intelletto (freddezza, ritualizzazione estrema della sessualità, frigidità, impotenza sessuale o creatività: si è capaci di produrre, analizzare, ma si è incapaci di creare...)?
- il centro emozionale (la tenerezza prende spazio sulla sessualità e tentenna ad entrare nell'energia del desiderio, la creatività diventa sentimentale, la libido e la creatività sono infantili...)?
- il centro materiale (prostituzione, sopravvalutazione del corpo o dei soldi nell'attrazione sessuale, creatività rivolta alla redditività, o al contrario insicurezza materiale estrema che blocca l'accesso all'energia creativa e sessuale...)?
In quale misura il centro materiale è colonizzato da:
- l'intelletto (disturbi ossessivi, la persona vive secondo regole rigide senza ascoltare i bisogni del suo corpo...)?
- il centro emozionale (comportamenti alimentari, corporali o finanziari che esprimono un bisogno affettivo: sovra o sotto alimentazione, spese sconsiderate, attaccamento eccessivo ad un luogo, ad una casa, a dei mobili, ansie economiche o corporali invasive...)?
- la libido (sessualizzazione sistematica del corpo, ossessione della seduzione, disordine materiale a causa di eccessiva creatività...)?
Una persona è disposta al cambiamento quando riconosce in ogni centro il linguaggio che le corrisponde, cioè si pensa con la propria intelligenza, si ama con il proprio cuore, si desidera e si crea con il proprio centro sessuale e si vive secondo i propri bisogni. Si potrebbe dire le dodici deviazioni dell'ego sono i dodici "apostoli" di un "Sé cristico" che sarebbe loro maestro ed insegnante, la versione centrata del Sé dove i centri funzionano correttamente.
Ciò significa che la presa di coscienza delle deviazioni in ogni centro è un cammino d'apprendimento.
Pertanto riconoscendo come: "il mio centro emozionale è colonizzato dall'intelletto per cui non posso esprimere le mie emozioni, mi incarto in spiegazioni infinite senza fine che non fanno che allontanarmi un po' di più dalle persone che amo", si può iniziare a ripristinare il centro (emozionale in questo caso), insegnandogli a come esprimersi. Ciò significa che l'intelletto (la chiarezza espositiva) non sarà più il colonizzatore, ma l'alleato emozionale.
Ancora una volta, ecco una tabella indicativa del modo in cui questo processo può essere intrapreso:
L'intelletto può accettare come alleati:
- le emozioni: esso impara ad ascoltare, si apre all'intelligenza emozionale, prendendo in considerazione gli aspetti più sottili del suo ragionamento.
- la libido: esso scopre la creatività mentale ed il piacere di generare idee in abbondanza senza necessariamente concluderle.
- il centro materiale: è ancorato nel corpo e apprende la presenza, che conduce al silenzio rigeneratore.
Il centro emozionale può accettare come alleati:
- l'intelletto: nomina i suoi affetti, comprende quelli degli altri, chiarisce le sue emozioni.
- la libido: esso scopre il piacere di giocare con i suoi sentimenti e di creare deliberatamente in se stesso delle emozioni belle e sublimi.
- il centro materiale: esso apprende ad amare non solamente le sue sembianza ma tutto ciò che esiste: tutto è vivo quindi tutto è amabile.
Il centro sessuale/creativo può accettare come alleati:
- l'intelletto: esso apprende a conoscere i suoi processi di desiderio e di gioia e quelli degli altri; esso da un senso alla sua creatività.
- il centro emozionale: esso si apre all'ascolto dell'altro, crea e desidera per amore.
- il centro materiale: esso impara a desiderare passionalmente ciò che già possiede, cioè a rinnovare il modo in cui vede ciò che già conosce; esso impara anche che i soldi o la salute non sono la felicità, ma aiutano a sostenere l'energia creativa...
Il centro materiale può accettare come alleati:
l'intelletto: la disciplina intellettuale, morale o spirituale gli permette d'organizzare i suoi tempi, la sua esistenza, tenendo conto della sua mortalità e senza perdere la sua vita.
il centro emozionale: esso agisce per amore e con amore, esso impara il valore della carezza, la delicatezza nei confronti degli altri, questa attenzione amorevole che dà un sapore incomparabile alla vita di tutti i giorni.
la libido: esso introduce la bellezza nel suo quotidiano, si permette di essere creativo e comprende che il miglior percorso da un punto ad un altro non è per forza il più corto, ma il più bello.
l'intelletto: la disciplina intellettuale, morale o spirituale gli permette d'organizzare i suoi tempi, la sua esistenza, tenendo conto della sua mortalità e senza perdere la sua vita.
il centro emozionale: esso agisce per amore e con amore, esso impara il valore della carezza, la delicatezza nei confronti degli altri, questa attenzione amorevole che dà un sapore incomparabile alla vita di tutti i giorni.
la libido: esso introduce la bellezza nel suo quotidiano, si permette di essere creativo e comprende che il miglior percorso da un punto ad un altro non è per forza il più corto, ma il più bello.
Alejandro Jodorowsky et Marianne Costa – Metagenealogia : la famiglia un tesoro un tranello (Feltrinelli)
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