Come sei arrivata a unire i tarocchi allo studio dell’albero
genealogico?
In realtà è lo studio dell’albero che è scaturito dai
tarocchi, dalle letture che Jodorowsky effettuava alle persone in sessioni
individuali negli anni ’70-’80.
L’originalità della Metagenealogia si basa sul fatto che il
lavoro archetipico, simbolico, artistico e, aggiungiamo spirituale, è
intimamente intessuto con l’aspetto razionale, storico, psicologico di studio
preciso e puntuale dell passato e delle influenze genealogiche.
Mentre usiamo la parte sinistra del cervello (logica,
verbale) sviluppiamo anche quella destra (immaginativa, artistica, magica). In
questo senso gli archetipi dei Tarocchi, la loro struttura e coerenza non
lineare, ci aiutano a portare l’inconscio verso una salute, una sanità “olistica”:
femminile-maschile, creativa-scientifica, sensoriale-verbale…. Non c’è
guarigione possibile, cioè non c’è possibilità di realizzare quello che
autenticamente siamo, senza integrare questo doppio aspetto. I tarocchi, in
fondo, sono uno strumento di precisione per avvicinarci al Mistero, mentre
l’albero genealogico è uno studio delle menzogne ereditate dalla nostra
tradizione.
Si possono usare tutti i tarocchi, Arcani maggiori e minori
o solo gli arcani maggiori?
Gli Arcani minori dei Tarocchi ptopongono un cammino umile e
silenzioso verso la profondità della conoscenza dell’essere umano, cioè di noi
stessi. Corpo, energia creativa, affettività, intelligenza: chi siamo
veramente? Qual è il nostro potenziale in ognuno di questi 4 aspetti? Da questo
livello di integrità e profondità diventa facile e apparentemente “miracoloso”
aiutare gli altri.
La “mia” luce, la “mia” oscurità, la “mia” paura, le “mie”
limitazioni, etc..sono, in realtà, il territorio dell’essere umano e, meglio lo
conosciamo e più diventiamo capaci di vivere, agire, amare, ascoltare, vedere, essere.
E’ un lavoro di trasparenza quasi invisibile ma molto
impattante che ti lascia un sapore indimenticabile, un po’ come il profumo di
una rosa.
Lo studio degli Arcami maggiori, invece, ci porta la
capacità di strutturare un insegnamento , di creare un tempio, una struttura
interna ed esterna che diventa sempre più ricca, una specie di monumento, uno
spazio sacro come, ad esempio, le piramidi o i grandi testi spirituali.
Costituiscono un orizzonte, una finalità per camminare. Questi due aspetti del
cammino, invisibile e visibile, quotidiano e trascendente, hanno la stessa
complementarietà di quelli maschile-femminile, magico e logico.
Che aiuto possono dare i tarocchi nello studio sull’albero?
L’albero, in fondo, è una storia di famiglia: è, allo stesso
tempo, la cosa più bella e più brutta che si possa toccare, I tarocchi
aggiungono alla famiglia di carne e sangue l’aspetto “famiglia sottile” o
“comunità dello spirito”, manifestato dagli archetipi. Ci permettono di
superare l’illusione del tempo e dello spazio, liberarci dall’attrazione
terrestre e riconoscere che siamo anche
esseri cosmici, fuori dal tempo e dallo spazio, che la missione
dell’essere umano è riconoscere quello che siamo e manifestare quell’Essere,
non nato, non fatto, non divenuto,
non composto, attraverso il nostro esistere, cioè della nostra realizzazione
specifica. Alla mia “mamma”, con i suoi aspetti amati e odiati, sublimi e
orribili, si aggiunge la figura della Madre, un astro che scintilla nel cielo
della coscienza umana universale. Posso, allo stesso tempo, “uccidere la
mamma”, cioè accettare la mia parte che si sente orfana, tradita, ferita e
riconoscere questa donna limitata che mi ha partorito/a come un frammento, contemporaneamente
imperfetto e perfetto dell’archetipo Madre. In questo modo la guarisco nella
mia memoria, nel mio tempio interiore. Come conseguenza la mia relazione con
lei (viva o morta, presente o assente) si pacifica, più importante di tutto la
mia relazione con me stesso/a si
pacifica e diventa più autentica.
Questo vale, naturalmente, per tutto l’albero genealogico
Perché, secondo te, è importante lavorare sul nostro albero?
Perché sul piano psichico siamo il risultato di
un’accumulazione, siamo la somma di benedizioni, di vita, di amore ma anche di
inevitabili errori, false soluzioni, abusi… Per poter orientarci nella nostra
complessità e trovare il centro luminoso del nostro Essere, il nucleo dal quale
i nostri petali possono schiudersi per fiorire e permetterci di raggiungere la
nostra totalità, dobbiamo sapere chi siamo, da dove veniamo ed eliminare dalla
nostra memoria, dalle nostre credenze, dalla nostra struttura psicologica e dai
nostri automatismi quotidiani, un
mucchio di scorie che non servono più, che forse non sono mai servite.
Ogni gesto che ci libera dalla falsità, dalla sofferenza
inutile, dalla vanità vuota, dai problemi inutili ci libera una energia
tremenda che ci permette di vivere, finalmente, come è giusto che viviamo, fare
ciò per cui siamo nati, amare con il cuore pieno e vedere, comprendere,
comunicare, ad un livello autenticamente adulto.
In questo modo possiamo, finalmente, contribuire alla salute
e alla pace di questo prezioso pianeta, vivere in armonia con i ritmi della Natura
e manifestare la nobiltà e la dignità dell’essere umano.
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